La narrazione di una donna magistrata nella stampa italiana. Il caso «Ilda Boccassini» 1
DOI:
https://doi.org/10.1400/290075Abstract
Uno studio condotto sulla copertura dei principali giornali in merito alle donne nominate in alte cariche della magistratura in cinque demo-crazie (Argentina, Australia, Canada, Sudafrica e Stati Uniti) ha mostrato che detta rappresentazione non si può ricondurre a una tipologia di ca-ratteri riferibili alle donne magistrate, ma è specifica per ciascun Paese2. Ad esempio in Argentina il ritratto elaborato per la magistrata è quello di «militante atea»; negli Stati Uniti è una donna «senza figli, ma non per scelta»; in Canada «è una giudice con il cuore» dotata di grande empatia, e così via. In base al contesto l’immagine della donna magistrata cambia, ma in tutti i contesti sono rintracciabili stereotipi di genere in quanto molti elementi delle rappresentazioni vertono sull’aspetto fisico, sulla vita privata, sul fatto di essere la prima o la seconda donna in quella posizione.