Il genere della giustizia: moralità e cultura patriarcale nel processo per stupro
DOI:
https://doi.org/10.1400/293173Abstract
Sebbene la violenza di genere sia un tema molto dibattuto, a livello civile e politico, non altrettanto sviluppata è la consapevolezza in merito alla qualità degli strumenti forniti per tutelare le vittime, nei quali la letteratura ha evidenziato l’intromissione di pregiudizi e di stereotipi di natura patriarcale. Questi stereotipi e pregiudizi si inseriscono in ogni fase del percorso della denuncia e, in particolar modo, in tribunale, dove l’influenza di tali fenomeni istiga un processo di vittimizzazione secondaria della parte lesa, che non solo subisce violenza fisica ma, nell’aula, viene nuovamente degradata dal giudizio morale patriarcale. È pertanto essenziale analizzare come questi pregiudizi emergano, sia in fase di dibattimento sia in fase di sentenza. Ciò verrà fatto nel presente articolo, analizzando due casi: la sentenza del cosiddetto “stupro della Fortezza da Basso” e l’interrogatorio in tribunale del processo Kennedy Smith.